Finalmente ci siamo, le meritate ferie estive sono iniziate e, nonostante il covid ci abbia costretto a molte limitazioni, non lasciamo scappare questo agosto senza sfruttarlo: visitiamo la nostra bella Italia ed in particolare la Sardegna, meraviglia del Mediterraneo! Per me è la terza volta in quest’isola, Giuseppe invece non l’ha mai vista.
Quindi cosa vedere in Sardegna? Cosa fare? Dove dormire? Te lo diremo ora, portandoti con noi in percorsi di trekking, nelle calette a prendere il sole, a fare il bagno nel mare più bello, a mangiare in posticini tipici. Il viaggio on the road inizia!
Come arrivare in Sardegna
Partenza in traghetto
E’ il 15 agosto 2020, il giorno della partenza. Abbiamo optato per raggiungere la Sardegna via mare, piuttosto che in aereo, dal momento che questa soluzione ci permette di viaggiare con la nostra auto, portare a casa ogni sorta di souvenir e cibarie e, aspetto non meno importante, godere del mare dall’alto del traghetto al tramonto, di notte e alle prime luci dell’alba.
La nave salperà alle 19:00 da Livorno, ma partiamo comunque di buona mattina, con calma, per goderci il viaggio in auto. Siamo in anticipo e decidiamo di fare tappa a Pisa. Giusto una visita veloce, alcune foto, e poi si riparte. Incredibile osservare queste piazze senza le migliaia di turisti a cui siamo abituati!

L’attesa per l’imbarco si fa sentire, siamo sotto al sole cocente. Finalmente ci fanno entrare e, appena parcheggiata l’auto nel garage del traghetto, saliamo di corsa ai piani superiori per trovare un “posticino” dove passare la notte! Non abbiamo prenotato la cabina dal momento che viaggiare in agosto ha sempre un costo maggiore. Attrezzati di tappetino e sacco a pelo decidiamo di sistemarci in un angolino intimo e appartato: il fronte scala che vede un via vai di gente ininterrotto e luce abbagliante tutta la notte! Per cena una pizza consumata seduti sulla moquette, non ci facciamo mancare nulla! Cerchiamo di dormire qualche ora, chiudiamo gli occhi e in men che non si dica saremo in Sardegna!




Primo giorno on the road
Arrivo a Golfo Aranci
Alle 6:00 finalmente arriviamo in Sardegna, a Golfo Aranci…l’alba è una meraviglia! Quell’attimo in cui vedi l’avvicinarsi della costa sarda è un turbinio di sensazioni, e non importa se non hai dormito tutta la notte, non importa se sai che dovrai scendere ai garage in mezzo ad una massa di persone al caldo con la mascherina ad aggravare la situazione…nulla riuscirà ad annullare la felicità che provi!


Costa Smeralda: breve tour
Facciamo un tour della Costa Smeralda e una breve sosta ad Arzachena, passiamo tutti i posti più rinomati della zona senza soffermarci troppo. Cominciamo a vedere i primi yacht, immancabili in Sardegna! Ne vedremo tantissimi i giorni a venire.


Santa Teresa di Gallura
Dove alloggiare in Sardegna? Noi, se possibile, prediligiamo sempre i B&B, sistemazioni dal sapore familiare integrati col luogo dove siamo. Il B&B che abbiamo prenotato a Santa Teresa di Gallura, La Finestra Vista Corsica, si trova in posizione strategica: a due passi dal centro città e davanti alla spiaggia Rena Bianca. La signora Rita è una persona splendida!

Ci dirigiamo subito in spiaggia…è affollatissima! La Sardegna è una meta gettonatissima ogni anno, soprattutto in agosto, ma quest’anno speravamo potesse esserci meno confusione…illusi!
Anche cenare a Santa Teresa è un’odissea, tutti i locali sono super affollati…sarebbe stato opportuno prenotare con molto anticipo, non ci rimane che mangiare un’ottima pizza seppure al terzo turno serale!
Arcipelago della Maddalena
Ferry-Boat
Il programma di oggi prevede L’arcipelago di La Maddalena. Saliamo in macchina di buonora per recarci a Palau, punto di partenza per le escursioni. Passiamo per i vari check-in per capire le proposte di ciascuno, in linea di massima i tour sono tutti molto simili. Decidiamo di prenotarne uno, è già full, allora vada per il secondo in classifica..full, per il terzo e..full! Dobbiamo abbandonare l’idea della gita in barca.
Agosto non è sicuramente il periodo migliore per recarsi in Sardegna, però non abbandoniamo l’idea di vedere l’arcipelago e decidiamo di prendere il Ferry-Boat con la nostra auto al seguito.


Caprera
La Sardegna abbandonata
Sbarchiamo e ci dirigiamo subito verso Caprera, terra wild tutta da scoprire, collegata tramite un ponte a La Maddalena. Ci fermiamo a Punta Rossa, all’estremo sud dell’isola, qui si trova un complesso fortificato in abbandono. Ci ripromettiamo di perderci giusto 5 minuti, poi ci aspetta la spiaggia dove è necessario arrivare presto per prendere posto!

Oltrepassiamo un cancelletto, la strada asfaltata si interrompe e camminiamo in mezzo alla batteria militare attiva durante la seconda guerra mondiale: bastioni, torrette, magazzini, alloggi dei soldati, un piccolo porticciolo sul mare,… E’ un luogo questo che stimola la fantasia: immagini da un tempo passato affiorano dalle rovine e dagli oggetti arrugginiti. Se ami la fotografia è un paradiso e anche noi ci perdiamo in mille scatti, è impossibile resistere ad immortalare e cercare di trasmettere l’atmosfera surreale di questo posto.







Dopo aver percorso per intero la stretta lingua di terra si sale sulla collinetta finale e di fronte a te il meraviglioso panorama della Costa Smeralda 😍 Ovviamente…sono passati ben più di 5 minuti!!

Trekking in Sardegna: Cala Coticcio
Rinunciamo alla Spiaggia del Relitto, dove volevamo inizialmente andare, a causa dell’enorme quantità di gente che a quest’ora ha occupato tutti i posti macchina, decidiamo quindi di andare a Cala Coticcio: chi non intende rinunciare allo sport non deve perdersi questa camminata! Per arrivare alla spiaggia ci sono 40 minuti di trekking in alcuni passaggi anche molto impegnativo. Ammiriamo le persone che lo affrontano in infradito…sicuramente un paio di scarpe sportive è molto più indicato. Si arriva, alla fine, in questa piccola caletta, una vera e propria perla.


Di ritorno, nel tardo pomeriggio, saliamo al Memoriale Museo Giuseppe Garibaldi, senza entrare, purtroppo non abbiamo molto tempo. Da qui si gode di un panorama mozzafiato.

La Maddalena
Tornati a La Maddalena, la percorriamo in auto senza grosse soste visto l’orario (purtroppo non è possibile vedere tutto in una giornata), ci fermiamo in centro per una brevissima passeggiata e qualche pensierino. Prendiamo qualche prodotto presso alcuni espositori di prodotti locali siti nella piazzetta. Rientriamo prendendo il Ferry quasi al volo -tipo Hazzard- e si fa ritorno a Santa Teresa.

Ci aspetta una splendida cenetta a base di spaghetti alle vongole e Ichnusa, la birra sarda per eccellenza!
Valle della luna
Partiamo da Santa Teresa alla volta del promontorio di Capo Testa e la Valle della Luna, nell’estremo nord della Sardegna, chiamata così data la somiglianza con un paesaggio lunare. Anche oggi un bel po’ di trekking nella macchia mediterranea, sotto il calore del sole, per sentieri non sempre agevoli, fino a raggiungere dapprima Cala di l’Ea, poi Cala Grande.




Questo è un posto magico e trasmette una sensazione di libertà: rocce di granito levigate dal vento dominano le calette lambite da un mare turchese e dai fondali profondi.
Qui, dalla fine degli anni Sessanta, si è stabilita una comunità hippy che ha scelto di vivere lontano dalla civiltà, a contatto con la natura, nelle grotte naturali o negli accampamenti che vediamo in ogni dove. Si dice che la notte vengano fatti dei falò e feste per celebrare la luna! Appena arrivati siamo stati colti di sorpresa, non è cosa da tutti i giorni vedere un paesaggio così particolare con abitanti altrettanto originali. Può piacere o no ma ti assicuro che è un’esperienza da non perdere, ti sentirai fuori dal mondo!
Costa Paradiso
Cena tipica sarda
Verso il tardo pomeriggio raggiungiamo la prossima meta del nostro viaggio on the road: Costa Paradiso, Isola Rossa, dove ci fermeremo per la notte. Per cena decidiamo di salire a Trinità d’Agultu e Vignola dove mangiamo in una trattoria veramente top: Trattoria da Paolino: ambiente familiare, prodotti tipici sardi, porzioni abbondanti. La consigliamo!

La spiaggia di Li Cossi
L’indomani mattina raggiungiamo Costa Paradiso, ci accorgiamo subito che anche qui per trovare parcheggio bisogna sgomitare 🤼
Il trekking non manca mai ma oggi la camminata è limitata, comunque meravigliosa con una vista sospesa sul mare cristallino. Lungo il percorso faccio innumerevoli scatti…salvo poi accorgermi di avere l’obiettivo sporco…risultato: una marea di foto da buttare 🙁



La spiaggia di Li Cossi si trova al termine di una scalinata corredata da ringhiera in legno, ed è una “cartolina”, incastonata tra le rocce e il mare. Pian piano si sta riempiendo di ombrelloni…ci affrettiamo a prendere posto in spiaggia, non è affatto facile e il covid, con il suo derivante distanziamento sociale, rende tutto più complicato!
Che dire, questa caletta è splendida, appartata, romantica, contornata da rocce granitiche e il fiume. Il mare una favola! Sicuramente affollata, ma per la spiaggia annoverata tra le più belle della Sardegna è comprensibile.

Castelsardo
Dopo essere passati a fotografare la Roccia dell’Elefante lungo la strada, passiamo la serata a Castelsardo, delizioso borgo medioevale dalle casette colorate, che si affaccia su Costa Paradiso. All’interno della cinta muraria si trova il castello. Castelsardo fa parte dei borghi più belli d’Italia! Purtroppo noi arriviamo qui all’ora di cena, ci rendiamo conto che sarebbe stato bello trascorrerci più tempo. Le strette viuzze, i ristorantini, i negozietti, la vista dall’alto della collina, questo posto ci piace moltissimo e, grazie al dislivello da affrontare per visitare il centro storico, l’appetito non manca e gustiamo un’ottima cena!

Golfo dell’Asinara
La Pelosa
Lasciamo Costa Paradiso per raggiungere la famosa e super gettonata, onde per cui super affollata, spiaggia La Pelosa. Una quantità di gente inimagginabile e nonostante avessimo prenotato e pagato in anticipo, del nostro posticino nemmeno l’ombra! Alla fine ci siamo sistemati alla meno peggio su alcuni scogli, con tutte le difficoltà del caso. E’ d’obbligo in Sardegna avere in valigia le ciabattine adatte agli scogli, le abbiamo usate praticamente ogni giorno.


La Pelosa si trova nella punta nord-occidentale della Sardegna, nel Golfo dell’Asinara…è un posto incantevole, considerata tra le spiagge più belle d’Europa. Il paesaggio è stupefacente e poter venire in bassa stagione, poterne gustare meglio i profumi, i rumori, le sensazioni, in silenzio sarebbe un privilegio enorme! Oggi non ci resta che accettare la confusione e appagarci comunque con tutto quello che ci sta attorno: acqua azzurra calma e limpida, tra le migliori della vacanza, sabbia bianchissima simil-Caraibi, la Torre della Pelosa nello sfondo, raggiungibile con un piccolissimo tratto via mare.

Stintino
Di ritorno da La Pelosa, ci fermiamo a sistemare i bagagli presso un agriturismo, Al riparo dai venti, davvero confortevole con camere spaziosissime e pulite. Giardini perfettamente curati, tanto che chiediamo qualche consiglio! Ci accoglie il figlio dei proprietari, il quale fa ritorno immancabilmente ogni estate nella sua terra, durante le vacanze, per dare una mano ai genitori.
Ceniamo a Stintino, un borgo di pescatori non troppo grande. A noi è piaciuto moltissimo per l’atmosfera intima e tranquilla e per la passeggiata nel porticciolo.


Abbiamo previsto un unico giorno a Stintino, quindi ci è impossibile visitare anche l’isola dell’Asinara, famoso ex carcere ora Parco Nazionale, che ci era stata vivamente consigliata. Speriamo di poterla raccontare in: “Sardegna-capitolo 2”!
Verso est
Orgosolo e Dorgali: le zone montane
Ci spostiamo verso la parte orientale dell’isola, dove dormiremo 3 notti in un agriturismo a Dorgali, in mezzo alla campagna. Visitiamo lungo la strada il piccolo paesino di montagna di Orgosolo, famoso per i suoi murales e anche per il banditismo sardo. Nelle foto mi vedi super coperta…no, in agosto in Sardegna non fa freddo, ma sono le necessarie misure di contrasto all’eritema solare che ahimè mi perseguita!


L’agriturismo Turismo Rurale Filieri è situato in collina ed è una vera oasi di pace! Il panorama è splendido e anche le camere sono spaziose e ben curate. Ceniamo qui e ci aspetta una serata davvero gradevole: clima ventilato, menù fisso e piatti tipici, cibi genuini e in buona parte prodotti dallo stesso agriturismo, Cannonau ottimo! Il Cannonau è il vino rosso sardo per eccellenza e l’abbiamo gradito moltissimo!
Mario, il titolare, ha una passione speciale per tutto quello che produce, per la sua struttura e per i suoi ospiti, che ti trasmette quando ti accenna della sua storia.





Queste zone sono ottime come posto dove alloggiare per visitare il Golfo di Orosei, a contatto con la natura e lontano dalla confusione, a due passi da uno dei posti più meravigliosi della Sardegna! Infatti programmiamo una mini crociera da fare il giorno successivo nel Golfo di Orosei con partenza da Cala Gonone.
Grotta di Ispinigoli
Una delle attrazioni principali di questa zona è il Su Gorropu, il canyon più profondo d’Italia e uno dei più profondi d’Europa. La giornata però è caldissima e sentiamo la stanchezza dei giorni scorsi, rimandiamo ad un prossimo viaggio in Sardegna questa escursione che dev’essere bellissima!
Decidiamo di andare a vedere la Grotta di Ispinigoli, ne vale la pena. Si paga un biglietto di ingresso, si entra in piccoli gruppetti con relativa guida e si ammira la maestosità della natura. All’interno si trova una delle colonne stalagmitiche più alte in Europa.
Dopo aver fatto “rifornimento di prodotti tipici”, ceniamo a Cala Gonone, località molto carina con affascinante passeggiata vista mare, ma molto affollata.
Golfo di Orosei
Escursione in barca
Il giorno previsto per l’escursione in barca nel Golfo di Orosei la sveglia suona molto presto, facciamo colazione nel cortile fronte camera in mezzo alla meravigliosa natura con quanto ci ha preparato gentilmente la sera prima Mario. Cerchiamo di fare le cose per tempo in modo da trovare parcheggio con calma. Ore 9:00 si levano le ancore! La barca è abbastanza grande, a 2 piani, con la possibilità quindi di scegliere da dove godersi il panorama. Per il momento ci posizioniamo all’ombra, la giornata è lunga!
Ci fermiamo ad osservare le Grotte del Bue Marino, i colori del mare sono di un turchese con sfumature indescrivibili. Ammiriamo la maestosità delle montagne che, a strapiombo sul mare, creano una scenografia mozzafiato.

Il primo posto dove ci fanno scendere è Cala Sisine, per fortuna siamo i primi a sbarcare! Ci tuffiamo in un lampo in acqua, al mattino ha dei riflessi unici! Ci fermiamo due orette circa.

Si riparte in direzione sud, passiamo nella zona delle Piscine di Venere, qui a malincuore non è prevista nessuna fermata, solo una breve sosta obbligata per delle foto. Le barche sembrano sospese, è un angolo di paradiso quello davanti ai nostri occhi!


Purtroppo man mano che le ore passano comincia ad aumentare il “traffico” marino e questo vuol dire che ci sarà una vera e propria invasione in spiaggia! Navighiamo sempre in direzione sud fino a Cala Goloritzé per alcune foto sempre dalla barca, pure qui madre natura non si è risparmiata!

Ora la prua torna a puntare a nord per la seconda spiaggia dove ci concedono del tempo per vivere il mare sardo: Cala Mariolu, una caletta paradisiaca. Unico lato negativo, barche e barche che “scaricano” turisti, turisti e turisti. La sensazione di benessere sfuma man mano che viene occupato ogni centimetro quadrato della spiaggetta. Il fascino di questo posto rimane comunque indescrivibile!


Ultima fermata: Cala Luna, afflusso di turisti spaventoso anche qui, ovviamente. Dopo una certa ora nel pomeriggio questa spiaggia è completamente in ombra…non che la cosa ci dispiaccia! Prendiamo l’ultima barca per il rientro, ormai il sole sta scendendo dietro le montagne. Alcuni velisti sono fermi in rada, passeranno la notte qui, sarebbe un’esperienza da provare…aggiungiamolo alla nostra bucket list!


Concludiamo la giornata con cena al sacco nel nostro giardino privato fronte camera.
I prodotti tipici sardi
Salutiamo il nostro oramai amico Mario e partiamo in direzione di Lu Impostu – ultima tappa di questo meraviglioso tour della Sardegna. Durante il viaggio un paio di soste in qualche cantina e panificio per gli immancabili pensierini per i nostri cari e pure qualche ricordo per noi: vino, mirto di Sardegna, formaggi,…
Quando gustiamo a casa i prodotti tipici di ogni luogo in cui siamo stati, o osserviamo gli oggetti comprati, che abbiamo puntualmente disposto nelle mensole della nostra abitazione, per noi è come un “flashback” e riviviamo in un certo modo le sensazioni che abbiamo provato allora, i paesaggi che abbiamo visto e le persone che abbiamo conosciuto. Per questo motivo, in genere, riempiamo le valigie di souvenirs, che siano prodotti da mettere in tavola, dell’artigianato locale, e così via.
In questa particolare vacanza, grazie anche alla fortuna di avere l’auto al seguito, possiamo comprare ogni ben di dio da mettere in tavola e la nostra stanza, una volta giunti al B&B, sembra una classica bottega di prodotti tipici sardi! Ma la vacanza non è ancora finita!

Area marina di Tavolara: costa nord-est
La meravigliosa Lu Impostu
Arrivati a Lu Impostu – B&B Tavolara e sistemati i bagagli ci affrettiamo ad andare in spiaggia, la quale è molto vicina all’appartamento. Il nostro alloggio infatti si trova in una posizione strategica e ciò agevola le cose dal momento che il parcheggio in Sardegna, l’abbiamo già detto, è una chimera!
La spiaggia di Lu Impostu è inserita in una scenografia da sogno: è praticamente una lingua di sabbia in mezzo al mare, lunga un chilometro, e si raggiunge attraversando un piccolo guado. La sabbia è sofficissima, l’acqua, neanche a dirlo, è spettacolare e limpidissima, la macchia mediterranea fa da cornice!

San Teodoro
La sera decidiamo per una cenetta a San Teodoro: la città è molto affollata e se non fosse per il periodo particolare che stiamo vivendo potremmo garantire che trasmette allegria e vivacità! E’ incredibile come la pandemia ci abbia portati ad avere paura dei nostri simili e ad isolarci bene o male dal resto del mondo.
L’alba a Cala Brandinchi
La sveglia suona prestissimo, decidiamo che dobbiamo assolutamente vedere l’alba a Cala Brandinchi, “la piccola Tahiti“! Questa spiaggia è un’altra meraviglia di questa zona, di fronte all’isola di Tavolara. Cala Brandinchi è collegata a Lu Impostu da un brevissimo sentiero immerso nella vegetazione…questo l’abbiamo scoperto dopo, noi abbiamo raggiunto la spiaggia con una rinvigorente passeggiata attraverso gli scogli, molto più lunga del previsto!!




Arrivati a destinazione abbandoniamo le nostre menti al profumo del mare mattutino. La natura ha un potere assoluto, entra dentro di te e ti fa provare sensazioni sorprendenti. Basta saper cogliere le meraviglie che ci dona e goderne i benefici.



Incontri particolari
Non siamo soli, eravamo sicuri di scovare qualche vip in Sardegna e ci siamo riusciti…ecco Red Ronnie e la sua diretta da Cala Brandinchi all’alba, con sottofondo musicale “No Potho Reposare” di Andrea Parodi!
Non è l’unico vip che incrociamo oggi: di ritorno dalla nostra camminata ci fermiamo incuriositi dal furgoncino appostato proprio di fronte al B&B, e conosciamo Peppino, 80 anni, il famoso venditore ambulante di pecorino e altri prodotti sardi, che da trent’anni dirige la bancarella nel bivio che da Lu Impostu porta a Puntaldia. E’ un piacere chiacchierare con lui, ci racconta orgoglioso cosa fa e le sue avventure, tra le quali annovera anche l’aver recitato in una parte del film di George Clooney girato in Sardegna. L’ha potuto conoscere proprio perchè anche George si è fermato un giorno alla sua bancarella, per lo stesso motivo che spinge noi qui oggi!
Dunque come non tornare a casa con del buon pecorino sardo, dell’ottimo miele di corbezzolo e una bottiglietta di mirto, tutto ovviamente di produzione dell’azienda di famiglia?!

Dopo una rilassante giornata di spiaggia a Lu Impostu -abbiamo optato per trascorrere in maniera soft i nostri ultimi giorni in Sardegna- decidiamo di cenare a 2 passi dall’abitazione. In realtà abbiamo deciso ciò dopo innumerevoli telefonate e la constatazione finale che nei ristoranti e agriturismi più gettonati ci fosse il “tutto esaurito”!

Relax al mare
Anche oggi sveglia prima dell’alba, facciamo il bis a Cala Brandinchi, anche se questa volta tagliamo per il sentiero e non facciamo i super eroi in cerca di avventura lungo la costa sarda! La sveglia presto è un’abitudine che si è poi radicata profondamente in noi qualche tempo dopo…spesso infatti ci dedichiamo alla Morning Routine: quel momento in cui pensiamo esclusivamente a noi stessi, ci connettiamo con il mondo e ci diamo la possibilità di cominciare con maggiore consapevolezza e con più energia la nostra giornata!
Stamattina facciamo conoscenza anche della simpatica famigliola di cinghiali che sosta tranquillamente e senza paura nella spiaggia, diventati la mascotte di Cala Brandinchi!






Dopo le ore di mare e sole decidiamo di andare a cena in un agriturismo un po’ più lontano, a Padru, consigliatoci da Peppino, dove finalmente troviamo posto! Brindiamo alle splendide giornate appena trascorse che, nonostante le restrizioni imposte, ci hanno regalato moltissime emozioni 💕
Ultimo giorno on the road
E’ la nostra ultima giornata in questa terra meravigliosa, al mattino ancora un po’ di mare. Nel pomeriggio prepariamo tutto per partire, il cerchio di questa vacanza si chiude a Olbia e Golfo Aranci.



Nell’attesa dell’imbarco facciamo una passeggiata per le vie del centro di Golfo Aranci con annessa “ultima cena”. Per il viaggio abbiamo due poltrone comodissime che ci aspettano. Il traghetto che la compagnia ci riserva per il ritorno è sicuramente migliore di quello dell’andata: più grande e più recente.
Attendiamo l’arrivo a Livorno ricordando i momenti bellissimi di questa vacanza ed i paesaggi e sapori unici della terra sarda.